Sharitaly: evento sull’economia collaborativa in Italia
Un fenomeno nuovo e interessante che si approfondirà a Milano il 29 novembre 2013: si tratta della Sharing Economy, un modello economico sociale basato su formule di produzione e consumo che prediligono l’accesso al bene piuttosto che alla proprietà
L’economia collaborativa permette un accesso condiviso a beni, servizi, informazioni e competenze tramite il baratto, il prestito, il noleggio, la donazione. Può essere una risposta alla crisi o un vero e proprio nuovo modello economico e sociale che sfrutta le possibilità interattive offerte dalle tecnologie digitali.
L’idea è nata nei Paesi anglosassoni e oggi le start-up in questo campo stanno crescendo in tutto il mondo e, proprio in questi ultimi anni, sono sbarcate in Italia. Esse propongono servizi collaborativi e il loro mercato è stimato in oltre 533 miliardi di dollari negli Stati Uniti d’America e in 22,4 milioni di sterline nel Regno Unito, dove rappresenta l’1,3% del PIL. Numeri da non sottovalutare, tanto più che la crescita a ritmo sostenuto di questa economia che sposta il confine tra pubblico e privato, si porterà entro i prossimi 5 anni al 5% del PIL. Così stima collaborativeconsumption.org nello studio dal titolo The people who share, studio che rivela altresì come il 64% della popolazione britannica adulta (32,5 milioni di persone) abbia dichiarato di prendere parte attivamente all’economia della collaborazione.
Anche negli USA il fenomeno interessa la maggioranza della popolazione adulta: il 52% dei cittadini statunitensi infatti ha affittato o prestato i propri beni negli ultimi due anni. L’83% di essi ha dichiarato che farebbe altrettanto se fosse più facile (fonte Sunrun).
In Italia l’economia collaborativa è arrivata da poco, come risposta alla crisi, e la crescita a ritmo sostenuto ha preso l’avvio dall’inizio del 2012. In Italia oggigiorno esistono oltre 120 piattaforme digitali che offrono servizi collaborativi, a queste se ne aggiungono 40 di crowdfunding (una risorsa essenziale per le imprese e le associazioni italiane che hanno bisogno di denaro, come abbiamo visto negli ultimi articoli pubblicati) e almeno 100 di coworking.
Proprio per saperne di più di questo fenomeno economico-sociale detto sharing economy Collaboriamo.org, organizzazione di Marta Mainieri, con il supporto scientifico e organizzativo dell’Università cattolica del Sacro cuore e della Fondazione ENI Enrico Mattei, ha ideato Sharitaly, un evento che offrirà una panoramica del fenomeno, con l’ausilio di esperti internazionali, Start-Up, imprese e amministrazioni pubbliche.
Sharitaly si svolgerà durante la giornata di venerdì 29 novembre a Milano e si divederà in due parti: la prima, nella mattinata a partire dalle ore 9,00, si terrà presso l’Università cattolica del Sacro cuore, Largo Gemelli n. 1; la seconda, nel pomeriggio a partire dalle ore 14,30, si terrà presso la Fondazione ENI Enrico Mattei in palazzo delle Stelline Corso Magenta n. 63.
La partecipazione è gratuita, basta iscriversi su Sharitaly.com (la partecipazione pomeridiana ai workshop è su selezione).
Il programma prevede in apertura l’intervento di April Rinne, uno dei massimi esperti internazionali di economia collaborativa, accompagnata dall’introduzione di Collaboriamo. In seguito ModaCult dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Duepuntozero DOXA e IBM tracceranno il quadro aggiornato dell’economia collaborativa italiana presentando la mappatura delle esperienze e l’analisi della propensione degli italiani all’utilizzo di questi servizi. La mattinata si concluderà con un focus sulle questioni economiche e giuridiche dei servizi collaborativi.
Nel pomeriggio le attività riprendono in altra sede con un intervento dell’ospite internazionale introduttivo al dialogo possibile fra Start-Up, grandi imprese e Pubbliche Amministrazioni.
I lavori procederanno con workshop tematici volti a favorire il confronto sul significato e le opportunità offerte dai modelli collaborativi.
Facciamo rilevare che lo stesso Sharitaly è un evento collaborativo, il primo esperimento di questo tipo in Italia. Saranno infatti proprio i principali servizi del settore attivi in Italia a sostenere l’evento grazie a una campagna di crowdfunding lanciata su Startee.com che si svolgerà in questo modo: chiunque donerà un importo – anche minimo – a sostegno di Sharitaly avrà uno sconto sull’acquisto di servizi dalle principali realtà collaborative italiane. Eccone alcuni esempi: crediti da spendere su Reoose, un buono benzina a chi offre un viaggio con BlaBlaCar, buoni sconto per viaggiare con AirBnB e con Uber. Per chi ama una vacanza in barca ci pensa Sailsquare, LocLoc offre in noleggio gratuito attrezzature per le feste mentre Gnammo mette a disposizione una cena per due persone. Sconti in cambio di donazioni per Sharitaly anche dagli spazi co-working dell’Impact Hub Milano e Toolbox a Torino, mentre Collaboriamo e Smartika offrono mini corsi di formazione e la piattaforma Starteed agevola chi vuole pubblicare un progetto.