Un’opportunità di crescita per il lavoro e le aziende i tirocini in Toscana sono oggetto di un bando da 10 milioni
La Regione Toscana ha lanciato il primo bando che segna l’avvio della riforma delle linee guida sui tirocini, sviluppata con il contributo delle parti sociali. Questa iniziativa, infatti, introduce due cambiamenti fondamentali: il vincolo del contributo regionale alle aziende all’effettiva assunzione del tirocinante e l’aumento del rimborso minimo mensile per ogni partecipante.
Un sostegno concreto per le aziende
Il bando, disponibile online da alcuni giorni, è gestito dall’ARTI (Agenzia Regionale Toscana per l’Impiego) e rimarrà aperto fino al 31 dicembre. Grazie a una dotazione finanziaria di 10 milioni di euro, provenienti dal programma GOL del PNRR, questa misura è rivolta a tutte le categorie di persone, comprese quelle in situazione di fragilità. L’obiettivo principale è favorire l’ingresso e il reinserimento nel mondo del lavoro.
Toscana leader nei tirocini
Con il 67% di inserimenti post-tirocinio, la Toscana vanta il miglior tasso di occupazione in Italia, superando regioni come Veneto ed Emilia-Romagna. Questa riforma mira a consolidare ulteriormente tale risultato, incentivando le aziende a investire nella formazione e nell’assunzione dei tirocinanti.
La presentazione ufficiale
L’assessora Alessandra Nardini ha presentato il bando nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze, sottolineando l’importanza di questa riforma per i giovani e per il mondo del lavoro. Alla conferenza hanno partecipato anche le parti sociali, ribadendo il valore di questa iniziativa per il futuro dell’occupazione.
Nasce la certificazione “TqT”
Per rafforzare ulteriormente la qualità dei tirocini, la Regione ha introdotto la certificazione “TqT” (Toscana Tirocini di Qualità). Questo marchio garantirà il valore formativo dell’esperienza, certificando le aziende che rispettano gli standard stabiliti dalla riforma.
Maggiori incentivi e controlli
Il nuovo sistema prevede anche l’aumento del rimborso minimo da 500 a 600 euro, mentre il contributo regionale per le aziende sale da 300 a 400 euro. Inoltre, per i tirocinanti svantaggiati o con disabilità, il contributo arriva fino a 600 euro, coprendo interamente il rimborso minimo mensile. La Regione ha inoltre previsto controlli più stringenti sulle aziende ospitanti, in collaborazione con l’Ispettorato del Lavoro.4
Un futuro più sicuro per i tirocinanti
Questa riforma rappresenta un vero cambio di paradigma per i tirocini in Italia, ponendo la Toscana all’avanguardia nei diritti dei lavoratori. L’obiettivo è garantire che il tirocinio non sia solo un’opportunità formativa, ma anche un reale trampolino di lancio verso un’occupazione stabile e di qualità.