La visione dell’agricoltura al femminile direttamente sul campo, quella che ha a cuore Pina Terenzi, Presidente Donne in Campo Nazionale.
“Mi chiamo Pina Terenzi, ho 54 anni e mi occupo di vino fin dai primi giorni della mia vita”. È così che si presenta a noi la Presidente Donne in Campo Nazionale. Nata in una famiglia di agricoltori e fin dal primo giorno, immersa in un mondo di vigneti, progetti e speranze, crescendo osservava i suoi genitori e vedendo la passione con cui svolgevano il loro lavoro ne restava sempre più affascinata.
Quando parla del suo mondo, quella per il settore del vino è una vera e propria vocazione e la passione è evidente, così come quella che mette nei progetti associativi a supporto delle donne del mondo agricolo.
Pina Terenzi, come aprire le porte del mondo rurale
Il progetto di un lavoro era il progetto di una famiglia. – racconta. Terminati gli studi, intorno agli anni ’90, ho frequentato un corso da Sommelier per ampliare le mie conoscenze nel campo vinicolo e della degustazione perché amavo l’idea di sviluppare l’enoturismo nel nostro territorio ed aprire le porte della nostra azienda agli appassionati per condividere le passioni, le emozioni del meraviglioso mondo rurale. È stata una sfida importante però, oggi, questo sogno si è realizzato.
Pina Terenzi, la tenacia delle donne del settore
Le difficoltà che si incontrano nello svolgere questo lavoro sono innumerevoli, soprattutto per una donna. Tutte sappiamo cosa significa conciliare la vita familiare con la fatica e i pensieri di un lavoro che ti accompagna in ogni momento, anche nelle notti insonni; le assenze da casa per fiere, degustazioni, viaggi. Ciò però non mi spaventa perché tutto si affronta come solo le donne sanno fare con tenacia, sacrificio e anche allegria. Ed è qui che conoscendo Donne in Campo ho capito che qualcosa in più potevo ancora fare, per cui mi sono iscritta all’associazione e condividendo con le altre molte esperienze sono stata scelta per rappresentare prima Donne in Campo regionale nel Lazio e poi Donne in Campo Nazionale.
Pina Terenzi, obiettivi e mission di Donne in Campo
Donne in Campo è un gruppo nazionale che rappresenta circa 10.00 donne ed è attualmente la più numerosa associazione femminile agricola. Da sempre lavora per diffondere la visione femminile dell’agricoltura e per affermare che la diversità è un valore e una ricchezza. Oltre ad essere un luogo di incontro dove si condividono esperienze, si lavora anche per elaborare temi, visioni e proposte per l’agricoltura tutta, non solo quella femminile in riferimento a temi che hanno a cuore l’ambiente, il paesaggio, la biodiversità ma soprattutto le comunità in cui vivono.
Pina Terenzi, l’importanza di fare rete tra donne
Donne in Campo-Cia è l’Associazione italiana di imprenditrici e donne dell’agricoltura che crea ‘reti’ di donne sul territorio rurale, tesse relazioni tra le aziende e costruisce comunità e gruppi locali. Le donne imprenditrici nel settore agricolo rappresentano un elemento chiave per la crescita sostenibile, l’innovazione e la diversificazione delle attività rurali. Infatti, le imprese agricole gestite da donne spesso si concentrano su filiere di nicchia, come i prodotti biologici, le coltivazioni tradizionali e l’agricoltura sostenibile, che offrono valore aggiunto ai mercati locali e globali.
Pina Terenzi e la sfida del Manifesto delle donne per la Terra
Il manifesto è un’idea di Donne in Campo. Ispirate dalle parole della senatrice Albertina Soliani abbiamo voluto condividere e diffondere l’importanza del ruolo della Donna in agricoltura e nella società per questo pensiamo che le Donne debbano esserci…dal manifesto: Un’alleanza “fortissima” tra le donne di tutto il mondo “per la vita, l’ambiente e la pace, per costruire un mondo migliore”. Questo l’obiettivo del “Manifesto delle donne per la Terra”, una Carta dei valori ma anche un Documento programmatico della nostra Associazione. Pensiamo che oggi, dopo una pandemia globale e alle soglie di grandi cambiamenti e nuove sfide, da quelle geopolitiche a quelle climatiche, “le donne devono essere là dove si decide. Pensiamo come Donne in Campo che l’agricoltura del futuro debba nutrire la salute e il benessere, ricamare paesaggi, intessere comunità, produrre biomateriali, conservare biodiversità e tradizioni, custodire semi, coltivare foreste, fornire fitoterapici, ristabilire equilibri naturali: l’etica del produrre è la nostra visione.
Pina Terenzi, quanto ancora c’è da lavorare per affermare con merito l’importanza di una leadership femminile nel settore vitivinicolo?
Le donne alla guida delle aziende agricole e vinicole hanno investito molto in settori innovativi come l’agriturismo, la vendita diretta, la trasformazione alimentare e le fattorie didattiche, che diversificano le entrate e aprono il mondo agricolo alla società. La multifunzionalità, lo sviluppo dell’enoturismo lo dobbiamo alle donne che per prime hanno aperto le porte delle proprie aziende per l’accoglienza aprendo scenari nuovi anche nel campo economico e sociale. Per quanto riguarda l’inclusione e la parità di genere, l’imprenditoria agricola femminile sfida gli stereotipi di genere promuovendo il ruolo delle donne in un settore tradizionalmente dominato dagli uomini: le donne oggi in campo vinicolo ricoprono i ruoli di enologhe, social manager ed esperte di marketing sempre di più. La tendenza sta cambiando ma ancora molto c’è da fare.
Pina Terenzi, l’impegno di Donne in Campo verso le sfide future
Agenda 2030. Cambiamenti climatici. Sostenibilità ambientale. Quali sfide come Donne in Campo per Cia dovrete affrontare in risposta ad appuntamenti inevitabilmente importanti per il nostro pianeta?
Le donne sono maggiormente impegnate nell’adempiere agli obiettivi dell’Agenda 2030 per la natura delle loro aziende e per le scelte etiche che contraddistinguono le loro produzioni. Cambiamenti climatici e sostenibilità ambientale sono temi importanti che rappresentano una sfida ancora tutta da affrontare, ma nel pensiero e visione di Donne in Campo c’è sicuramente l’ottimizzazione e la tutela delle risorse naturali, la tutela del paesaggio e la conservazione delle tradizioni che contengono anche metodi antichi, ma efficaci, di azioni per tutelare e proteggere i territori dai dissesti idrogeologici e dai disastri ambientali sempre più frequenti.