Campagna antiviolenza Società

Confagricoltura Donna e Fidapa contro la violenza di genere

Siglata dalle presidenti di Confagricoltura Donna e di Fidapa un’intesa per la prevenzione e il contrasto della violenza di genere

Le imprenditrici agricole contro la violenza di genere: Confagricoltura Donna rafforza il proprio impegno in questo ambito e firma un’intesa con Fidapa (Federazione italiana donne arti professioni affari) BPW Italy per attuare azioni di prevenzione e contrasto alla violenza di genere.

La firma dell’accordo
L’accordo è stato firmato il 5 giugno 2024 presso la sede romana di Confagricoltura, nello storico Palazzo della Valle. Ad apporre la firma la presidente di Confagricoltura Donna, Alessandra Oddi Baglioni, e la presidente di Fidapa BPW Italy, Concetta Corallo. A entrambe le presidenti abbiamo chiesto una breve dichiarazione su questa intesa:

 

 

Un impegno nato tanti anni fa
Da ormai oltre 10 anni Confagricoltura è scesa in campo per contrastare la violenza di genere. Dal 2013 le clementine sono diventate simbolo dell’antiviolenza, dopo l’uccisione di Fabiana Luzzi, studentessa di Corigliano Calabro, accoltellata e poi bruciata viva dal suo fidanzato in un agrumeto della Piana di Sibari. Da allora, comprendendo che l’unione fa la forza, l’associazione che riunisce le imprenditrici agricole confederali, conscia della necessità di azioni concrete, sia attraverso la raccolta fondi sia con il continuo impegno per sensibilizzare, informare e far riflettere su questa gravissima piaga sociale, ha attuato diverse azioni di sostegno ad associazioni e centri antiviolenza, come la realizzazione di un volume di ricette regionali create per l’occasione dalle chef stellate, il cui ricavato va alla onlus “Vite senza paura” (https://www.donnainaffari.it/2024/04/le-grandi-chef-incontrano-confagricoltura-donna/). Ora continua, per il quarto anno, la collaborazione con Soroptimist, che quest’anno si arricchisce anche del contributo FIDAPA.

 

Lottare per i diritti delle donne
La presidente Oddi Baglioni chiarisce che “lo scopo dell’intesa è quello di rappresentare le imprenditrici agricole, non possiamo però dimenticare le tante donne che soffrono e sono uccise. La violenza va sradicata con forza. Dopo il Covid, il fenomeno è cresciuto anche, purtroppo, nelle fasce adolescenziali. Il nostro obiettivo è di fare ancora più alleanze, per essere sempre più presenti, anche nelle scuole, coinvolgendo le fasce più giovani e non lasciare soli i centri antiviolenza”.

La presidente Corallo sottolinea: “La nostra Federazione è da sempre impegnata nella promozione dei diritti delle donne, l’inserimento e il reinserimento occupazionale. Siamo attive nella lotta contro la violenza di genere. Questa collaborazione con Confagricoltura Donna rappresenta un ulteriore passo verso la creazione di una rete femminile di supporto solida ed efficace. Lavoreremo insieme per sensibilizzare e educare le giovani generazioni affinché la violenza venga definitivamente estirpata dalla nostra società”.

 

L’evento
La firma dell’accordo è stata anche un momento di confronto con le varie rappresentanti regionali di Confagricoltura Donna. Tra di esse un’esponente della Calabria, Elena Santilli, che oltre ad essere un’imprenditrice olivicola è una ricercatrice del CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria), ha rilevato come l’accordo tra Confagricoltura Donna e Fidapa abbia lo scopo di divulgare e diffondere il messaggio contro la violenza di genere, svolgendo attività nei territori e valorizzandone al contempo i prodotti, perché “ritengo che ogni territorio debba essere valorizzato per ciò che produce. Ogni prodotto deve essere ben descritto e questa conoscenza va trasferita ai consumatori. Per questo noi in Calabria – prima regione d’Italia a farlo – abbiamo realizzato la Carta dell’Olio”.

Le imprenditrici agricole di tutta Italia scendono dunque in campo congiungendo la loro attività produttiva al sostegno di chi è vittima di violenza ma anche svolgendo attività di prevenzione e sensibilizzazione affinché si ponga la parola fine a questi delitti frutto di una cultura della prepotenza che va cancellata per sempre.

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