Contrasto alla violenza di genere: il decreto legge sul femminicidio è legge
Tra le novità del testo approvato anche in Senato ci sono l’inasprimento della pena se la vittima è in gravidanza o se le violenze sono commesse da marito o compagno
Il rischio era che il decreto legge “scadesse”: ossia che si superasse la data del 14 ottobre, giorno in cui il testo sarebbe decaduto. Invece il DL sul femminicidio è stato approvato anche dal Senato entro i termini ed è ormai legge dello Stato.
Si tratta del disegno di legge che dispone la conversione del decreto 14 agosto 2013, n. 93, relativo a “disposizioni urgenti in materia di sicurezza e per il contrasto della violenza di genere, nonché in tema di protezione civile e di commissariamento delle Province”.
C’è da dire che il tema del contrasto alla violenza di genere è stato fin da subito uno degli argomenti chiave del Governo Letta e che, nonostante le critiche al testo del decreto, non sono mancate le iniziative di sensibilizzazione in questo senso. Basti ricordare la manifestazione contro il femminicidio organizzate di fronte alla Camera – e alla quale ha partecipato anche la Presidente Laura Boldrini – o la ratifica da parte di questo Governo della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, siglata a Istanbul l’11 maggio 2011.
Tra le novità della legge che intende contrastare il femminicidio e ogni forma di violenza sulle donne, si prevedono innanzitutto pene più severe nel caso in cui i maltrattamenti avvengano alla presenza di un bambino o di un minore. Stessa eventualità nel caso in cui le violenze siano commesse per mano del marito o del compagno.
Non manca nel testo un riferimento all’adozione di un “Piano d’azione straordinario contro la violenza sessuale di genere”, ossia un articolato ventaglio di attività che vadano a sensibilizzare un’ampia platea di cittadini e cittadine. Si parla in particolare di avviare attività rivolte ai media, al mondo della comunicazione e della scuola capaci di dar vita ad un linguaggio rispettoso della rappresentazione di genere. Il Piano straordinario sarà finanziato con uno stanziamento di 10 milioni di euro nell’anno 2013.
E a proposito di finanziamenti: si andrà a sostenere con 7 milioni per il 2014 e con 10 milioni dal 2015 il Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità. Rientrano nel fondo le forme di assistenza e sostegno alle donne vittime di violenza e ai loro figli, in particolare tramite i servizi territoriali, i centri antiviolenza e le case-rifugio diffuse sul territorio.
Nella norma si inserisce inoltre la clausola dell’arresto obbligatorio in flagranza di reato di maltrattamento familiare e di stalking, così come si prevede l’allontanamento del coniuge da casa nel caso ci siano rischi per l’integrità fisica della donna.
Non di minore importanza la clausola per cui le donne che hanno subito episodi di maltrattamento e che non possono permettersi un avvocato da oggi in avanti potranno avere un patrocinio legale gratuito.
Consulta il testo approvato in Senato!
Testo Legge antifemminicidio.pdf