Start up innovative: i vantaggi fiscali
Si tratta di società di capitali che stanno per costituirsi o che si sono costituite da meno di 48 mesi che hanno come obiettivo sociale esclusivo o prevalente “lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico”
Il Decreto Crescita 2.0 ha stabilito una serie di esenzioni per agevolare la nascita e lo sviluppo di questo tipo di società: esenzioni per la costituzione e l’iscrizione dell’impresa nell’apposito registro; agevolazioni fiscali; deroghe al diritto societario; disciplina particolare nei rapporti di lavoro. InfoCamere ha realizzato una guida per spiegarle
La normativa a favore delle start up innovative fa riferimento a tutto il mondo produttivo, a prescindere dai singoli settori, per cui coinvolge artigianato, industria, agricoltura nonché il mondo delle imprese sociali, quello del digitale e quello dell’industria culturale
Le start up innovative sono importanti per lo sviluppo dell’occupazione, della crescita sostenibile e per lo sviluppo tecnologico. Inoltre, rappresentano un sostegno allo sviluppo di una nuova cultura imprenditoriale, etica e responsabile, attenta all’innovazione. Esso promuovono una maggiore mobilità sociale e attraggono in Italia talenti e capitali dall’estero.
Esiste una sezione speciale del Registro delle Imprese dove le società con i requisiti di start up innovativa possono iscriversi per usufruire dei vantaggi che la Legge attribuisce loro. Le società costituite prima del 19 dicembre devono presentare la domanda di iscrizione allegando una dichiarazione che attesti il possesso dei requisiti previsti, entro il 17 febbraio 2013. Le società costituite dopo il 19 dicembre 2012, quindi da allora in poi, anche quelle costituende, possono iscriversi quando vogliono. La data spartiacque è quella di entrata in vigore della Legge n. 221/2012, che ha convertito il D.L. 179/2012 noto come Decreto Crescita 2.0.
Per start innovativa si intende una società di capitali (ad esempio una Srl o una SpA) di diritto italiano, costituita anche in forma cooperativa, o una società europea che ha sede fiscale in Italia. Tale società deve avere determinati requisiti per essere considerata innovativa, ovvero deve avere come oggetto sociale esclusivo o prevalente “lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico”.
Dal momento in cui le Start Up innovative vengono iscritte nella sezione speciale a loro dedicata nel Registro delle imprese, possono usufruire di determinati vantaggi. La guida per le start up innovative predisposta da InfoCamere (startup.registroimprese.it) riporta il seguente elenco:
- 1. Abbattimento degli oneri per l’avvio d’impresa – la start-up, a differenza delle altre aziende, sarà esonerata dal pagamento dell’imposta di bollo e dei diritti di segreteria dovuti per l’iscrizione nel Registro delle Imprese nonché dal pagamento del diritto annuale dovuto alle Camere di Commercio.
- 2. Disciplina in materia di lavoro applicabile alle start-up – la start-up potrà assumere personale con contratti a tempo determinato della durata minima di 6 mesi e massima di 36 mesi. All’interno di questo arco temporale, i contratti potranno essere anche di breve durata e rinnovati più volte. Dopo 36 mesi, il contratto potrà essere ulteriormente rinnovato una sola volta, per un massimo di altri 12 mesi, e quindi fino ad arrivare complessivamente a 48 mesi.
Dopo questo periodo, il collaboratore potrà continuare a lavorare in startup solo con un contratto a tempo indeterminato.
La start-up potrà remunerare i propri collaboratori con stock option, e i fornitori di servizi esterni – come ad esempio gli avvocati e i commercialisti – attraverso il work for equity. Il regime fiscale e contributivo che si applica a questi strumenti è vantaggioso e concepito su misura rispetto alle esigenze tipiche di una start-up. - 3. Credito d’imposta – la start-up godrà di un accesso prioritario alle agevolazioni per le assunzioni di personale altamente qualificato.
- 4. Introduzione di incentivi fiscali per investimenti in start-up provenienti da aziende e privati per gli anni 2013, 2014 e 2015. Gli incentivi valgono sia in caso di investimenti diretti in start-up, sia in caso di investimenti indiretti per il tramite di altre società che investono prevalentemente in start-up. Il beneficio fiscale è maggiore se l’investimento riguarda le start-up a vocazione sociale e quelle che operano nel settore energetico.
- 5. Introduzione del crowdfunding, la cui regolamentazione di dettaglio sarà predisposta dalla Consob.
- 6. Accesso semplificato, gratuito e diretto per le start-up al Fondo Centrale di Garanzia, un fondo governativo che facilita l’accesso al credito attraverso la concessione di garanzie sui prestiti bancari. Gli incubatori certificati possono beneficiare dello stesso trattamento speciale riservato alle start-up.
- 7. Sostegno ad hoc nel processo di internazionalizzazione delle start-up da parte dell’Agenzia ICE. Il sostegno include l’assistenza in materia normativa, societaria, fiscale, immobiliare, contrattualistica e creditizia, l’ospitalità a titolo gratuito alle principali fiere e manifestazioni internazionali, e l’attività volta a favorire l’incontro delle startup innovative con investitori potenziali per le fasi di early stage capital e di capitale di espansione.
La guida online di InfoCamere spiega anche i passaggi fondamentali per far nascere le start up innovative e quindi usufruire dei vantaggi sopra descritti mentre, per le società già costituite (da non più di quattro anni) offre anche il supporto di un tutorial.