Il Lazio vara la Giornata regionale contro le discriminazioni di genere sul lavoro con un incontro al Maxxi di Roma su educazione, informazione e sensibilizzazione
Durante l’incontro intitolato “L’uguaglianza del lavoro, Giornata regionale contro le discriminazioni di genere sul lavoro” che si è tenuto il 18 luglio 2022 a Roma al Maxxi, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo, sono state presentate le azioni di sostegno della Regione Lazio per le donne.
Stop alle discriminazioni di genere sul lavoro
Durante la Giornata regionale contro le discriminazioni di genere sul lavoro, istituita con la Legge regionale n. 7 del 2021 sulla parità salariale), si è tenuto un confronto sui provvedimenti della Regione Lazio a sostegno delle donne emanati lungo l’impervio cammino verso l’equiparazione di genere all’interno dei posti di lavoro. Alla discussione hanno partecipato, tra gli altri: Daniele Leodori, vice presidente e assessore alla Programmazione economica, Bilancio, Demanio e Patrimonio della Regione Lazio; Claudio Di Berardino, assessore al Lavoro e nuovi diritti, Formazione, Scuola, Politiche per la ricostruzione, Personale della Regione Lazio; Valentina Corrado, assessora al Turismo, Enti locali, Sicurezza urbana, Polizia locale e Semplificazione amministrativa; Eleonora Mattia, presidente IX Commissione Lavoro, Formazione, Politiche giovanili, Pari opportunità, Istruzione, Diritto allo studio del Consiglio regionale del Lazio; Monica Lucarelli assessora alle Attività produttive e Pari opportunità di Roma Capitale; Marietta Tidei, presidente XI Commissione Sviluppo economico e Attività produttive, Start-up, Commercio, Artigianato, Industria, Tutela dei consumatori, Ricerca e Innovazione del Consiglio regionale del Lazio; Wanda D’Ercole, direttrice generale Regione Lazio.
Le azioni della Regione Lazio per la parità di genere
Le azioni della Regione in questi anni sono state diverse: misure per favorire l’occupazione femminile stabile e di qualità, per contrastare l’abbandono lavorativo delle donne e per il reinserimento sociale e lavorativo delle donne vittime di violenza, strumenti per la conciliazione dei tempi di vita e tempi di lavoro, riordino delle disposizioni per contrastare la violenza sulle donne. “In questi anni abbiamo lavorato al fianco delle donne, mettendo in campo azioni a loro sostegno come il gratuito patrocinio per le vittime di violenza, la valorizzazione dei luoghi delle donne e il contrasto al revenge porn, solo per citarne alcune” spiega il vicepresidente Leodori. “Continueremo su questa strada per ridurre il divario di genere ancora troppo marcato nel nostro Paese e dare una spallata agli stereotipi, come abbiamo fatto con la legge per la parità di accesso alle discipline Stem, che vedono le donne poco inclini ad alcuni ambiti lavorativi. Gli ultimi dati INPS ci dicono che c’è ancora molto da fare: la retribuzione media delle donne è inferiore del 25% rispetto alla media maschile. Un dato che ci deve spingere ad una riflessione e a rafforzare sempre più le iniziative per combattere questa differenza. Nel Lazio ce la stiamo mettendo tutta per favorire l’occupazione e l’imprenditoria femminile e per fornire tutti gli strumenti utili a conciliare tempi di vita con quelli del lavoro e contrastare così anche il fenomeno dell’abbandono lavorativo delle donne, cresciuto con la pandemia”.
La Giornata regionale contro le discriminazioni di genere sul lavoro
“La Giornata regionale contro le discriminazioni di genere sul lavoro è un’occasione importante per affrontare un tema molto importante che, come Regione, ci vede impegnati su più fronti, come l’adozione in Giunta del Regolamento sulla parità salariale che ci ha permesso di fare un altro passo in avanti nella strada già tracciata in tema di politiche regionali destinate alle donne” ha sottolineato l’assessore Di Berardino. “Tra le 21 azioni che compongono il Piano di politiche attive per il lavoro una parte essenziale è rivolta alle donne, grazie al sostegno a modelli organizzativi per la conciliazione vita e lavoro, alla parità salariale di genere, alla istruzione e formazione, inclusa l’alta formazione e occupazione delle donne, con incentivi all’assunzione, all’avvio di impresa e alla formazione in discipline tecnico scientifiche, all’empowerment e al contrasto alle condizioni di fragilità e rischio. In particolare, sosteniamo le donne vittime di violenza di genere con interventi integrati per aiutarle a trovare un lavoro. Proprio sul fronte dell’occupazione con il bando Impresa formativa, diamo un contributo a fondo perduto per percorsi di autoimprenditorialità, per la costituzione di micro e piccole imprese al femminile e bonus assunzionali. Grazie alle risorse di Pnrr, Nuova Programmazione Ue e Gol, vogliamo fare un salto in avanti per vincere le sfide future: ridurre le disuguaglianze, creare opportunità per tutte, favorendo un’occupazione di qualità e la conciliazione vita e lavoro”.
Come superare le discriminazioni di genere sul lavoro
“È ancora tanta la strada da percorrere per superare il gender gap” ha affermato l’assessora Corrado. “La nostra regione è da sempre impegnata nel farlo e nel sostenere interventi che incentivino la partecipazione delle donne alla vita politica, amministrativa e lavorativa. La firma del Protocollo con ANCI Lazio, con cui promuoviamo la presenza femminile all’interno delle giunte comunali premiando i comuni più virtuosi, va in questa direzione: attraverso un lavoro congiunto diffondiamo in modo capillare politiche egualitarie, favoriamo una sensibilizzazione verso il problema, incentiviamo un approccio di genere nelle politiche pubbliche. L’incontro di oggi, che è stato un prezioso confronto, testimonia quanto sia alta la nostra attenzione al tema”.
Aziende virtuose e Comuni virtuosi
Nell’ambito della lotta alle discriminazioni di genere sul posto di lavoro, durante la mattinata è stato presentato il Registro regionale delle aziende virtuose in materia di parità di genere, previsto dal Regolamento regionale 24 maggio 2022, n. 5 (https://www.regione.lazio.it/regolamenti-regionali-testo-originale/regolamento-regionale-24-maggio-2022-n-5) dove sono descritti i requisiti e le procedure per l’iscrizione. Il Registro rappresenta uno spazio di diffusione di buone pratiche aziendali tramite un sistema di incentivi rivolto alle aziende che mostrano di adottare modelli organizzativi interni paritari. Inoltre, sempre durante la Giornata regionale contro le discriminazioni di genere sul lavoro, è stato siglato il Protocollo tra Regione e ANCI Lazio per il sostegno dei Comuni virtuosi, che riguarda il monitoraggio dei Comuni e le modalità di concessione della ‘Certificazione di equità di genere’ per gli enti locali virtuosi – con equa rappresentanza femminile nelle giunte e posizioni apicali, che attuano il bilancio di genere e costituiscono il CUG – e un relativo sistema di premialità con maggiorazioni fino al 5% nei punteggi in avvisi e bandi regionali.
L’iniziativa, organizzata dalla Regione Lazio in occasione della Giornata regionale contro le discriminazioni di genere sul lavoro (istituita con la legge regionale n. 7 del 2021 sulla parità salariale), prosegue il percorso tracciato da Eleonora Mattia (Presidente IX Commissione del Consiglio Regionale del Lazio e promotrice della legge) per il sostegno e la valorizzazione delle competenze delle donne.
Il gender gap nel mercato del lavoro
“Il Registro per le aziende virtuose – per le quali è stato presentato l’Avviso pubblico ai fini dell’iscrizione – e il Protocollo con ANCI rappresentano nuovi spazi di diffusione di buone pratiche e incentivi per un mercato del lavoro sempre più inclusivo e paritario” ha detto la presidente Mattia, tra l’altro promotrice della Legge regionale n. 7/2021. “Di fronte a dati ancora preoccupanti sui divari di genere nel mercato del lavoro, dobbiamo dare risposte concrete ai tanti problemi del tempo, avendo come priorità le sfide dell’occupazione e il potenziamento della partecipazione femminile al mercato del lavoro che è un elemento indispensabile alla crescita e allo sviluppo della società tutta. Per questo oggi, intorno al tema dell’uguaglianza del e nel lavoro, abbiamo chiamato a raccolta una preziosa rete di donne a rappresentare categorie, professioni, mondo accademico e produttivo per ribadire che questi non sono problemi delle donne, ma problemi che rendono meno forte, competitivo, inclusivo il nostro Paese e che devono essere la priorità di ogni azione amministrativa”.
I dati relativi alle discriminazioni di genere sul lavoro
Le ultime rilevazioni Eures nel Lazio registrano che l’occupazione femminile nel biennio 2019-2021 ha segnato un bilancio in perdita di oltre 41 mila lavoratrici. Secondo un’indagine Istat (2019) in Italia una donna su 10 afferma di aver rinunciato a lavorare per dedicarsi alla cura dei figli, a fronte di una media europea del 3,7% e oltre il 43% delle lavoratrici laureate afferma di aver dovuto modificare o ridurre il proprio orario lavorativo (almeno una volta nel corso della vita lavorativa) per riuscire a conciliare lavoro e famiglia. Quota che scende al 19% per gli uomini lavoratori laureati. “Di fronte ai dati ancora preoccupanti sulla partecipazione femminile al mercato del lavoro, nel Lazio abbiamo voluto prospettare soluzioni: una legge sui servizi educativi per investire sul welfare di sostegno alle famiglie ed eradicare le diseguaglianze, anche di genere, a partire dall’infanzia. E una legge (n. 7 del 2021) che ha introdotto strumenti concreti per incidere sulle cause strutturali del Gender Gap promuovendo l’occupazione femminile stabile e di qualità e la valorizzazione dei talenti delle donne” ha concluso Eleonora Mattia sottolineando che “nessuna donna deve più decidere se andare a lavorare o fare un figlio”.