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Emilia Romagna, bando da 20 milioni per l’inserimento lavorativo delle persone fragili

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A breve la Regione Emilia Romagna diffonderà un bando da 20 milioni di euro per favorire l’inserimento lavorativo delle “persone fragili”

Si definiscono fragili, perché sono persone che affrontano situazioni familiari o lavorative pesanti: sono per esempio donne che dopo la maternità non sono più riuscite a trovare lavoro o disoccupati adulti rimasti senza lavoro.

Per aiutarli a trovare un nuovo lavoro e per favorire l’inclusione sociale, la Commissione Regionale cultura e lavoro dell’Emilia Romagna ha licenziato lo schema “per il programma di sostegno alle persone che hanno problemi occupazionali e allo stesso tempo difficoltà di tipo sociale o sanitario”, deliberato in base alle proposte per i  piani territoriali trasmesse dai 38 ambiti distrettuali dell’Emilia-Romagna.

A breve la Regione diffonderà un bando da circa 20 milioni per progetti personalizzati di interventi in favore di persone “fragili e vulnerabili”: i progetti possono essere tirocini, forme di indirizzo a corsi di formazione, azioni di scouting o altre attività che possano favore l’inserimento lavorativo delle persone individuate.

Le attività del bando si potrebbe dire che sono una prosecuzione della legge sull’inclusione sociale e l’inserimento lavorativo delle persone fragili e vulnerabili approvata nell’estate del 2015 dalla Regione Emilia Romagna. La Regione stima che le persone con fragilità potenzialmente sono 200mila: il lavoro può rappresentare un grande trampolino verso un recupero delle proprie autonomie, verso una più globale inclusione e coinvolgimento sociale e verso un nuovo tessuto di relazioni personali.

Sempre a tutela delle persone fragili, la Regione Emilia Romagna ha da poco stanziato oltre 25 milioni di euro fino a metà 2017 per la Cig in deroga ai lavoratori di imprese emiliano-romagnole in crisi e 15 milioni in favore delle imprese.

(A.F.)

 

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