Salute e benessere Società

Contraccezione d’emergenza

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200 domande e risposte degli adolescenti su sessualità e contraccezione

Sessualità e contraccezione: i dubbi e le paure degli adolescenti, a volte quelli dei genitori o magari dei mariti preoccupati, il tutto raccolto in un e-book collegato al progetto “Metti che…” (espressione del gergo adolescenziale), che, nato nel 2010, ha dato la possibilità a chiunque di rivolgere in modo anonimo attraverso il sito internet mettiche.it domande agli esperti in materia di sesso e contraccezione.

Coordinatrice del progetto la dott.ssa Maria Luisa Barbarulo insieme con il Prof. Emilio Arisi, presidente della SMIC (Società medica italiana per la contraccezione) che ha selezionato le domande e risposte più utili e significative. Una raccolta di 12.000 quesiti che – come spiega il prof. Arisi – mette in luce la “non conoscenza” del funzionamento del proprio corpo in generale e dell’apparato riproduttivo in particolare. Ma mette in luce anche la scoperta della sessualità ingenua degli adolescenti, le informazioni distorte e fantasiose sui metodi contraccettivi e fa riflettere sul fatto che tutte le domande che riguardano l’uso dei preservativi mostrino la paura di una gravidanza indesiderata ma mai quella di contrarre una malattia sessualmente trasmissibile.

L’idea dell’e-book gratuito e scaricabile dal sito del progetto, è nata a seguito dell’approvazione di ellaOne, il primo contraccettivo d’emergenza senza ricetta disponibile in Italia. Ma è nato anche dalla consapevolezza che non si conoscono tutti i tipi di contraccettivi disponibili oggi e che c’è carenza di informazioni sulle malattie sessualmente trasmissibili, le quali stanno aumentando tantissimo mentre l’utilizzo dei preservativi sta scendendo a picco.
I numeri ci dicono che in Italia la contraccezione d’emergenza aumenta di pochissimo, se pensiamo che nel 2015 sono state vendute 390.000 confezioni di pillole “del giorno dopo” e che per quest’anno le stime parlano di 450.000 confezioni al massimo, ovvero un terzo di quelle che si vendono in Francia già da molti anni.

Ad essere più venduta (50% del totale) è l’ultima generazione di pillole che sta soppiantando le precedenti perché 3 volte più efficace. L’80% delle donne che usa contraccettivi ricorre alle pillole (non solo quelle d’emergenza), il 6% alla spirale ormonale, il 7% a quella di rame. Il 6% ricorre all’anello e il 2% al cerotto. Il preservativo viene utilizzato sempre meno e pochissimo viene utilizzato quello femminile, pur essendo più pratico e sicuro rispetto a quello maschile. C’è anche da dire che le interruzioni volontarie di gravidanza sono in calo.

Purtroppo le adolescenti sono così male informate che usano quasi per nulla i sistemi anticoncezionali pur facendo sesso fin da età giovanissima (11 anni). È possibile che i genitori le ritengano ancora delle bambine e non si preoccupino di informarle al riguardo oppure che i soliti vecchi tabù la facciano ancora oggi da padroni. Fatto sta che oggigiorno esistono pillole di ogni tipo, leggerissime, stagionali, con estrogeni naturali; esiste il cerotto trasparente; esiste la spirale per adolescenti; esiste l’impianto sottocutaneo che protegge per 3 anni. Ma non esiste l’informazione sulla clamidia, che se non curata rende sterili, sul papilloma virus, sull’Aids e sulle decine di altre malattie sessualmente trasmissibili. Ben venga dunque un progetto informativo che permette di dare risposte a quesiti del tipo: “ho preso l’antibiotico, i rapporti sessuali precedenti alla sua assunzione sono protetti?” o del tipo: “7 mesi fa ho avuto un rapporto non protetto: è possibile una gravidanza?” o addirittura: “ho 11 anni e quest’anno ha fatto l’amore per via anale con un uomo nel mare. Posso rimanere incinta?”.

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