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Turismo baby: pensare in piccolo per diventare grandi

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Fare impresa nel turismo dedicato ai minori: è l’argomento di Children’s Tour, il Salone delle vacanze 0-14, a Modena Fiere dal 18 al 20 marzo 

di Amelia Vescovi

Da soli o con mamma e papà, sono in aumento i baby turisti. Complici nuovi modelli e formule di soggiorno che propongono vacanze alternative ed intelligenti. E le strutture ricettive offrono servizi sempre più a misura di bambino. E che regalano tempo libero a mamma e papà.

Vacanze sempre più mini. Non perché brevi, ma perché sono i bambini i protagonisti delle ferie, la chiave di volta che condiziona i progetti estivi della famiglia italiana. Nel 2014 sono state 5 milioni e 200mila le famiglie che sono andate in vacanza, almeno per quattro notti, con il proprio figlio (circa il 77 % delle famiglie italiane). Nonostante la crisi economica, i genitori italiani non rinunciano tanto facilmente a qualche giorno di ferie in compagnia dei figli. E inoltre: sempre più diffusa l’abitudine di mandare i bambini in vacanza da soli, presso centri estivi specializzati che come piccole isole iperattrezzate offrono tutte le risposte alle esigenze dei baby turisti.

Fare impresa nel turismo dedicato ai minori: è l’argomento di Children’s Tour, il Salone delle vacanze 0-14, a Modena Fiere dal 18 al 20 marzo. Una frontiera dell’imprenditoria turistica che si sta rapidamente evolvendo, così come cambiano e crescono le aspettative dei genitori rispetto al concetto di vacanza ideale per sé e per i propri figli.
“La tipologia di vacanza junior più gettonata è quella “attiva”, preferibilmente nel verde” dichiara Giovanna Mattiolo di Tourist Trend, responsabile del workshop professionale e degli appuntamenti per gli addetti ai lavori di Children’s Tour “e dunque a contatto con la natura e ricca di attività, sia per i bambini che per i genitori: diciamo che la vecchia formula spiaggia, secchiello e paletta per i piccoli e sdraio per mamma e papà è definitivamente tramontata. Al Salone abbiamo proposte nuove e curiose, come un resort in Sardegna che al suo interno ha un vero e proprio centro ippico con 80 cavalli e pony e propone un soggiorno in sella, con lezioni di equitazione per tutti, persino sulla spiaggia. E poi ci sono persino le vacanze dimagranti in montagna: si tratta di una formula che consente a mamme e papà, ma anche nonni, insieme ai propri figli e nipoti, di godersi il relax della montagna senza perdere d’occhio la propria salute e forma fisica, seguiti da un nutrizionista e con un regime alimentare ad hoc proposto da chef esperti”.

Si sta affermando un modello di vacanza in cui la famiglia predilige una stanzialità apparente, in una struttura recettiva in grado di organizzare in modo dinamico l’intera giornata per genitori e figli. Si tratta di alberghi, agriturismo, campeggi, in cui ogni giorno i piccoli clienti possono dedicarsi ad attività differenti grazie ad un servizio full time di animazione che organizza giochi ed escursioni mattina, pomeriggio e sera, ed alla varietà di attrezzature a disposizione: sala da pranzo vietata ai maggiori con menu baby, area giochi con strutture spesso elaborate come la casetta di Heidi, l’isola dei pirati, area giochi elettronici, scuderie con pony, videoteca e biblioteca per bambini, nonché la possibilità di cimentarsi in ogni genere di sport, dal parapendio al mini golf.
E per rendere più piacevole il soggiorno anche ai neo genitori, diventa d’obbligo per un albergo children friendly proporre tutte le attrezzature che assolvono ai vari momenti della giornata: biberoneria, ossia sala attrezzata per pasti baby, con occorrente per cucinare le pappe (scalda pappa, fornetti, frullatori) e frigorifero per conservare latte e yogurth, passati di verdure pronti all’ora di pranzo, kindergarten per bambini sotto i tre anni, baby sitter e pediatra a disposizione, servizio di baby phone su cellulare, city bike con seggiolini e caschi, e in camera vaschetta per il bagno, fasciatoio, culla e letto con spondine.

“Per la riuscita di una vacanza con i bambini è importante scegliere non solo una buona struttura” prosegue Giovanna Mattiolo “ma una struttura family friendly, cioè capace di accogliere la famiglia e soddisfarne le tante esigenze, meglio ancora se attrezzato con personale che possa dare anche un po’ di respiro ai genitori.” Ecco allora che i luoghi un tempo preclusi ai bambini, come ad esempio saune e centri benessere, negli alberghi di nuova generazione aprono i battenti anche ai piccolissimi, proponendo formule studiate per la famiglia: sauna per bambini, con livelli di temperatura inferiori (50°), massaggi per neonati, trattamenti estetici per bambine in chiave ludica (del tipo “bella come una principessa”).
Per le famiglie che invece scelgono una vacanza più itinerante, i tour operator presentano oggi viaggi organizzati nelle località di tutto il mondo che fino a ieri erano considerate poco praticabili con i bambini. Mete impossibili che diventano possibili: Maldive, con gite studiate per i bambini, con snorkeling, salvataggio delle taratarughe, corsi di coltivazione dei coralli e di nutrizione dei pesci tropicali; Sud Africa, con visita alla colonia dei pinguini, escursione alla baia dove le balene partoriscono, safari in jeep o a piedi.
Ma non è necessario salire su un aereo con tutta la famiglia per trascorrere ferie movimentate: di grande tendenza è il cicloturismo, la vacanza in bicicletta che consente a grandi e piccoli di abbinare divertimento, sport e natura e, durante le soste, anche un pizzico di cultura e un omaggio alla gastronomia locale.
Ma papà manda anche soli: “Già a partire dai 10-11 anni i bambini cominciano a partire da soli” spiega Giovanna Mattiolo “dunque esistono offerte specificamente pensate per loro: i più quotati sono i campi sportivi tematici, dove i ragazzi per una o due settimane si dedicano al loro sport preferito affiancati da educatori specializzati. Poi ci sono le intramontabili vacanze studio, ma con formule nuove rispetto al passato: fin dalle scuole medie alcuni ragazzi cominciano a viaggiare per studio, ma dato che sono ancora troppo piccoli per essere mandati all’estero, rimangono in Italia dove, negli ultimi anni, si è arricchita moltissimo l’offerta di campi residenziali in lingua inglese: la Toscana risulta la prima regione per questo tipo di offerta di vacanze lingustiche, a seguire la Lombardia.”

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