A Padova il primo evento dei “Percorsi regionali alla scoperta dell’Italia che innova” organizzati dall’Associazione GammaDonna
di Agnese Fedeli
Troppo spesso i media e le istituzioni finiscono per parlare di start-up o di imprese che, in difficoltà, decidono di chiudere, senza altra scelta. In mezzo però c’è un universo di imprese, piccole, medie e grandi, che lavorano in silenzio, con fatica e che ce la fanno. Nei comparti più disparati, dall’artigianato all’alimentare, passando per la scienza.
È per premiare e valorizzare le esperienze di imprenditrici e imprenditori che ce l’hanno fatta e ce la fanno grazie a una idea nata da una passione o da un’intuizione che nascono i “Percorsi regionali alla scoperta dell’Italia che innova”, promossi dall’Associazione GammaDonna e organizzati da Valentina Communication e Gruppo Icat.
Il primo evento della serie si è tenuto il 24 giugno a Padova ed è stato il momento conclusivo di un censimento di quelli che gli ideatori dell’evento definiscono i “re-inventori”. Ossia “gente tosta che si è rimessa in gioco accettando la sfida del rischio d’impresa. Qualche esempio? Un manager che ha perso l’impiego, una donna che ha lasciato un posto che le stava stretto, un giovane che non si è arreso, un imprenditore con un’azienda in crisi… In comune, la decisione di non mollare e di reinventarsi in un’impresa di successo, in Veneto”.
Alle imprenditrici e agli imprenditori veneti è stato chiesto di inviare la propria testimonianza di “re-invenzione”. E le storie del “Veneto che ce la fa” sono emerse eccome: 47 in tutto, ben divise equamente tra attività a guida femminile e maschile. L’età media dei “re-inventori” è di 38 anni per le donne e di 36 per gli uomini. Sei le vicende selezionate e discusse, al cuore della giornata padovana, organizzata al Centro culturale San Gaetano:
- Giada Caudullo, giovane psicologa e imprenditrice che ha rinnovato il business di famiglia (Solgar Multinutrient Spa) lanciando la “Food & Supplement Cooking Academy”, un’accademia formativa di nutrizione, cucina e integrazione per i professionisti del benessere, mettendo insieme medici e chef
- Alessandro Florio, che ha sviluppato “IdroWash”, un sistema eco-friendly per il ripristino e la conservazione delle superfici esterne;
- Andrea Ghello, che da rappresentante di tessuti si è trasformtato in imprenditore seriale, prima nel settore delle parafarmacie e poi in altri comparti;
- Annalisa Guerra, co-fondatrice di Annie Claire Quality Furniture, studio di progettazione che propone servizi chiavi in mano Made in Italy nell’arredamento internazionale e imprenditrice insieme al figlio
- Marco Signorelli, che ha trasferito le sue conoscente dei sistemi sensoristici nel settore abbigliamento nell’azienda da lui fondata che ricerca e sviluppa nuove tecnoologie in diversi settori;
- Barbara Simoniati, scienziata, che dopo una lunga esperienza all’interno della ricerca universitaria ha fondato BMR Genomics, 1 milione di euro di fatturato, che fornisce servizi di analisi del DNA al mondo della ricerca, ai privati e ai professionisti.
Tra l’altro, il progetto “L’arte di reinventarsi” promuove anche un test sulle proprie capacità imprenditoriali.
Solo il 61% di quanti hanno partecipato all’indagine risulta avere le qualità tipiche dell’imprenditore. Il test in questo momento è chiuso, ma sarà possibile rispondere nuovamente al sondaggio online dal mese di luglio.
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“L’arte di reinventarsi” proseguirà il censimento online delle migliori realtà imprenditoriali sui diversi territori italiani per spostarsi nei prossimi mesi in Lombardia e nelle Marche: la data milanese sarà nel mese di novembre, mentre l’appuntamento ad Ancora sarà per dicembre. Nel corso del 2015 si prevede di organizzare tre tappe in altrettante regioni del Centro-Sud, per completare un quadro completo dell’innovazione d’impresa italiana. Tra tutte le esperienze presentate, le sei migliori vicende aziendali saranno poi premiate nell’ottobre 2015 nel corso del Salone Nazionale dell’Imprenditoria Femminile e Giovanile. «Nell’arco di due anni scopriremo la faccia dell’Italia che ha rovesciato la crisi lanciando il cuore e la testa oltre l’ostacolo e le faremo emergere perché servano da esempio per tutti», afferma Valentina Parenti, socio fondatore dell’Associazione GammaDonna ed esperta di comunicazione.
Come nel caso delle aziende venete, focus della giornata del 24 giugno, “L’arte di reinventarsi” sta cercando quelle aziende che hanno saputo affrontare la crisi e superarla grazie a un cambio di prospettiva, oltre che grazie a passione, formazione, rischio e capitale. Proprio l’accesso al credito e il grande interrogativo su come trovare fondi per investire sono stati citati da diversi imprenditori come una delle difficoltà più significative nel percorso verso l’innovazione d’impresa.
Altre volte la difficoltà sta nel superare un personale modo di pensare o nel ribaltare il modo di vivere una situazione negativa: perché “crisi” e “crisalide” hanno la stessa radice ed entrambe mirano ad una trasformazione. Ad una reinvenzione.